Giudea: visitiamo i villaggi sulle colline a sud di Gerusalemme



Ain Karim, il villaggio di sant'Elisabetta, con sullo sfondo il santuario della Visitazione

Ain Karim, il villaggio di sant'Elisabetta, con sullo sfondo il santuario della Visitazione

REDAZIONE – Dalla Samaria ci spostiamo in Giudea, regione meridionale della Palestina, fulcro delle vicende più importanti del ministero pubblico di Gesù. Risulta ovvio citare Gerusalemme come il punto di riferimento non solo del nostro viaggio, ma di tutta la Giudea, per l’importanza storica, religiosa e strategica che ricopre. La Giudea ha rappresentato e rappresenta tuttora un luogo molto importante anche per il dipanarsi delle vicende legate alla disputa di territori tra israeliani e palestinesi.

Betlemme: il luogo dove nacque Gesù, custodito all'interno della basilica della Natività

Betlemme: il luogo dove nacque Gesù, custodito all'interno della basilica della Natività

La prima semitappa del nostro viaggio in Giudea toccherà appunto i territori palestinesi a sud di Gerusalemme, quindi Betlemme, con la stupenda basilica della Natività, e poi Emmaus, con il santuario francescano che ricorda l’apparizione di Gesù ai due discepoli. Proseguendo, Betania, il paese di Lazzaro e di Maria e Marta, e poi Betfage, proprio alle porte di Gerusalemme, a ridosso del monte degli Ulivi. Infine Ain Karim, il paese di Elisabetta, cugina di Maria, anch’esso arricchito e abbellito con il santuario della Visitazione.

Tanti piccoli villaggi, che potranno contare non più di due o tremila anime (ad eccezione di Betlemme, che invece è una cittadina). Un luogo collinare, spazzato dal vento, con ampie viste su vallate scoscese che ancora assomigliano tanto (anche se noi non c’eravamo e non le abbiamo viste) alle valli di duemila anni fa, percorse da Gesù e dai dodici apostoli. Il tutto nel raggio di venti o al massimo trenta chilometri, intorno a Gerusalemme.

Visualizza la mappa di Betlemme e dintorni



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