Gerusalemme, un ricco viaggio dal Getsemani al Santo Sepolcro



Gerusalemme, mosaico raffigurante Gesù

Gerusalemme, mosaico raffigurante Gesù

REDAZIONE – Proseguiamo il nostro viaggio attraverso le vie e i viottoli di Gerusalemme, alla scoperta delle radici della cristianità, attualmente mescolate in uno splendido meltin pot di colture con gli altri culti religiosi, a cominciare da ebraismo e islamismo. La nostra prima tappa sarà la basilica dell’Agonia al Getsemani, ai piedi del monte degli Ulivi, ai bordi della valle del Cedron, dove i francescani negli anni Venti hanno eretto una basilica a ricordo dell’agonia di Gesù, appunto nell’orto degli ulivi. A lato della chiesa c’è un orto con parecchi ulivi, alcuni dei quali si dice siano millenari, quindi esistenti anche ai tempi di Gesù. Insomma, gli unici testimoni dell’arresto di Gesù ancora viventi.

Gerusalemme, la porta dove venne martirizzato Stefano nel 36 d.C.

Gerusalemme, la porta dove venne martirizzato Stefano nel 36 d.C.

Ci spostiamo in direzione della porta di Santo Stefano, nelle mura di Solimano il Magnifico. Qui, circa tre anni dopo la morte di Gesù, avvenne il martirio di Stefano, il primo diacono, giovane fervente e zelante di amore per Gesù, che probabilmente aveva conosciuto solo di sfuggita. Siamo davanti alla cosiddetta “porta delle pecore” a cui si allude anche al capitolo 10 del Vangelo di Giovanni. In questa zona ci sono i resti della piscina probatica, dove Gesù guarì un paralitico (Giovanni 5, 1-9). Proseguendo, proprio vicino alla moschea di el-Aqsa troviamo la piscina di Siloe, cantata dal profeta Isaia come simbolo di Sion e del Signore di Israele.

Gerusalemme, basilica di San Pietro in Gallicantu

Gerusalemme, basilica di San Pietro in Gallicantu

Andiamo verso la periferia di Gerusalemme e ci fermiamo alla basilica di San Pietro in Gallicantu, il luogo dove Pietro rinnegò Gesù per tre volte prima del canto del gallo. Siamo nei pressi del Pretorio, di cui si conserva ancora la scalinata che Gesù percorse a piedi, incatenato, condotto dalle guardie a colloquio con Pilato. Riprendiamo alcune spiegazioni dalla guida “Pellegrini in Terrasanta” di monsignor Gianfranco Ravasi e Luigi Santucci: “La tradizione riteneva che qui sorgesse il palazzo del sommo sacerdote Caifa, essendo la zona un quartiere residenziale erodiano e romano. La cripta della chiesa, tenuta dai padri Assunzionisti, contiene un complesso di grotte connesse ad abitazioni del tempo di Gesù”.

Gerusalemme, la pietra che ha accolto il corpo di Gesù all'interno del Santo Sepolcro

Gerusalemme, la pietra che ha accolto il corpo di Gesù all'interno del Santo Sepolcro

L’ultima tappa del nostro viaggio (ancora non concluso) per le vie di Gerusalemme è al Santo Sepolcro: attualmente un unico monumentale edificio raccoglie il Calvario (in aramaico Golgota) e il sepolcro di Cristo. Si tratta di una struttura a due piani gestita da cattolici, ortodossi, cristiani copti, armeni e siriani (spero di non aver dimenticato nessuno…). La prima cosa che si nota entrando nella basilica è la varietà di tipologie architettoniche che si assommano l’una sull’altra, a formare un edificio unico nel suo genere. Per visitare il luogo, simboleggiato attualmente da una pietra (che si dice sia quella che ha ospitato il corpo di Gesù), nel quale è stato realmente sepolto Gesù bisogna entrare in una specie di casottino abbellito e profumato con oli e incensi.



Commenti

2 commenti in “Gerusalemme, un ricco viaggio dal Getsemani al Santo Sepolcro”
Alessandro ha detto:

un bel video…..

Gesu’ dammi la forza di andare avanti.. voglio e desidero diventare un frate,e seguirti x tutta la vitaa

maria ha detto:

ti prego GESU’ GUARISCI LA MIA MADRE IO PREGHERO’ PER I SACERDOTI CONFIDO IN TE

Lascia un commento...