Santuario Madonna del Bosco – Imbersago (Lecco)



Santuario Madonna del Bosco

Santuario Madonna del Bosco

Nel 1615 cominciarono a girare in paese storie di strane apparizioni avvenute nel vicino bosco. L’apparizione sembrava assumere le fattezze di una grande Signora circondata da luci e musica armoniosa. Queste presunte apparizioni si verificavano nei pressi della Sorgente del Lupo. Nel 1917 tre pastorelli assistono ad una di queste apparizioni.

Uno dei tre pastori, Pietro, afferma di avere visto un riccio maturo completamente fuori stagione. Il racconto fece gridare subito al miracolo e la popolazione locale incomiciò a questo punto a praticare il cuto della Beata Vergine, che in poco tempo riuscì ad attirare fedeli da tutto il milanese e dalla bergamasca. Il luogo divenne famoso con il nome di Madonna del Riccio o Madonna delle Castagne. Al primo miracolo ne seguì un secondo detto Il miracolo del lupo. Esso fa riferimento al salvataggio di un neonato che, dapprima catturato da un lupo nei pressi della fonte miracolosa, fù poi, grazie alle invocazioni alla Madonna da parte dei genitori, riconsegnato dal lupo stesso. Fu grazie a questo secondo miracolo che si decise di costruire la prima cappella che riporta al suo interno l’affresco del lupo. La costruzione della cappella viene datata 1632 sotto la supervisione di Gaspare Brambilla, di Imbersago.

La fonte miracolosa

La fonte miracolosa

La cronaca della costruzione la troviamo negli scritti di Piero Antonio Calco, notaio e piccolo possidente terriero del luogo. Il santuario vero e proprio venne finito di costruire nel 1646 su progetto di Carlo Buzzi. Nel 1677 e nel 1888 l’edificio subì lavori di ampliamento. Ma la storia delle apparizioni continua nel 1896 quando a Teresa Secomundi apparve la Madonna che la accompagno fino alla porta del Santuario dopo averle donato il proprio rosario.  All’interno possiamo osservare sopra l’altare una statua della Madonna con Bambino del 1888, nel presbiterio è collocata invece il dipinto della Strage degli Innocenti. L’interno è strutturato a triplice navata. Oggi il santuario è gestito dai Padri Oblati dell’Istituto Sant’Ambrogio di Milano.

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