Santuario Madonna della Spina – Pisa



Santuario Madonna della Spina

Santuario Madonna della Spina

Il Santuario Madonna della Spina si trova a ridosso del fiume Arno ed è una delle chiese più caratteristiche della città di Pisa. Il santuario nasce come piccolo oratorio ad una loggia, nel 1622 avviene la trasformazione nella chiesetta odierna ad opera dell’architetto e scultore Lupo di Francesco.

Il nome attuale della chiesa lo si deve ad una spina della corona di Cristo che fu portata a Pisa da un mercante in ritorno dalla Terrasanta.

La collocazione originaria dell’edificio non era quella attuale, ma doveva essere posta sulla riva destra del fiume Arno, nel 1871 invece fu smontata e spostata di modo che non fosse danneggiata dalle frequesti piene del fiume. Il santuario Madonna della Spina rappresenta uno dei più interessanti esempi di gotico italiano, esso è strutturato a pianta rettangolare rivestita in marmo bicromo ed è resa caratteristica dalla massiccia presenza di cuspidi, timpani e tabernacoli decorati con tarsie, rosoni e numerose statue.

Sulla facciata troviamo i due portoni sormontati da archi a doppia ghiera con al centro il pilastro su cui poggia il tabernacolo dove si trova la statua della Madonna con il Bambino tra due angeli, di Giovanni Pisano. Tre frontoni triangolari decorati da rosoni e intarsi marmorei delimitano la facciata della chiesa. All’interno dei frontoni troviamo le statue del Redentore, di Andrea da Pisano e due Angeli di Lupo di Francesco.

All’interno il tempio si presenta in maniera ben più sobria rispetto all’esterno, la chiesa infatti è composta da un unico ambiente. Sulla parte superiore si può ammirare il soffitto decorato durante i lavori di ricostruzione ottocenteschi. All’interno sono custodite numerose opere gotiche di artisti pisani di particolare interesse come la Madonna della Rosa di Andrea e Nino Pisano, il tabernacolo di Stagio Stagi e l’altare in marmo con nicchia e pilastrini decorati di Girolamo da Carrara. Altre opere conservate all’interno del santuario si trovano oggi al Museo Nazionale di San Matteo sul Lungarno Mediceo a Pisa.

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