Santuario Madonna di Candelarecchia – Trasacco (L’Aquila)



La chiesa attuale sorse sulle rovine di un piccola chiesa precedente, un oratorio, intorno ai primi anni del XIII secolo.

Secondo i racconti locali nel III secolo Rufino e Cesidio, padre e figlio, arrivarono in questa zona per predicare il Vangelo e a tal fine adibirono un oratorio che, in seguito alla morte di Cesidio, martirizzato, fu trasformato in una chiesa a tre navate poi distrutta ad opera degli Ungheri nel 936.

Sulle sue rovine sorse la chiesa medievale ma anch’essa ha subito radicali trasformazioni. Nel medioevo la chiesa vide mutare il suo orientamento da Nord-Sud a Est-Ovest e questo spiega la natura dei portali su due facciate.

L’interno risulta da una mescolanza di stili di epoche diverse secondo un costume tipico dell’arte abruzzese di quell’epoca. La chiesa è a pianta basilicale divisa in quattro navate con abside rettangolare.

L’area presbiteriale è rialzata da alcuni gradini e l’altare maggiore costituito da un sarcofago del X – XI secolo che presenta decorazionii floreali.

Al di sotto della sacrestia coperta con volta a botte affrescata è la cripta divisa in tre ambienti e decorata con affreschi del XIII secolo e iscrizioni latine.

Al centro spicca, preceduto da un protiro, il “portale delle donne“.

Il prospetto nord presenta il “portale degli uomini” e un ingresso dell’oratorio. I due portali di accesso alla chiesa, il “portale delle donne” e il “portale degli uomini”, nascono e prendono nome dall’antico uso di tenere separati i due sessi durante le celebrazioni liturgiche



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