Santuario Sant’Agnese – Montepulciano (Siena)



Nell’attuale chiesa parrocchiale di S. Agnese si custodiscono tuttora i resti della santa, che sono conservati, assieme a quelli di S. Emerenziana, all’interno di un reliquiario fatto realizzare da papa Paolo V nel 1615.

Il reliquiario in argento, che ha la forma di una cassa finemente intagliata, dopo la sua realizzazione fu calato all’interno di una cella inaccessibile, sotto l’altare fatto realizzare nel 1621 dallo stesso papa.

L’attuale sistemazione, che consente ai visitatori di avvicinarsi al reliquiario e di osservarlo attraverso una grata, risale al 1950, sul modello delle cripte adottate nelle chiese romane dei secoli VII-IX che custodivano resti di martiri.

Agnese nacque a Roma il 21 gennaio fine sec.III, o inizio IV da genitori cristiani, di una illustre famiglia patrizia, nel III secolo. Quando era ancora dodicenne, Agnese, che aveva deciso di offrire al Signore la sua verginità, fu denunciata come cristiana dal figlio del prefetto di Roma, invaghitosi di lei ma respinto. Fu esposta nuda al Circo Agonale, nei pressi dell’attuale piazza Navona.

Un uomo che cercò di avvicinarla cadde morto prima di poterla sfiorare e altrettanto miracolosamente risorse per intercessione della santa. Gettata nel fuoco, questo si estinse per le sue orazioni, fu allora trafitta con colpo di spada alla gola, nel modo con cui si uccidevano gli agnelli.

Per questo nell’iconografia è raffigurata spesso con una pecorella o un agnello, simboli del candore e del sacrificio. La data della morte non è certa, qualcuno la colloca tra il 249 e il 251 durante la persecuzione voluta dall’imperatore Decio, altri nel 304 durante la persecuzione di Diocleziano.



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