Chiesa di Santa Maria in Monticelli (Roma)



smariamonticelli[1]Il titolo di questa chiesa le deriva forse dall’essere stata eretta sopra una piccola collina, e nel XV secolo si trova indicata col nome de Monticellis.

Prende il nome, probabilmente, dalla collocazione su di un piccolo rialzo formatosi su ruderi di edifici antichi, e la sua origine è dell’alto Medioevo. Allora doveva essere assai più monumentale dell’attuale dalla ricostruzione, avvenuta sotto Pasquale II.

Clemente XI ne fece ricostruire la facciata nel 1715, e interventi successivi cancellarono quasi tutte le opere precedenti; infine, nel 1860 restauri diedero alla chiesa l’aspetto attuale.

Un altro restauro di maggior importanza fu fatto da Innocenzo II nel 1143 e di questo rimane una iscrizione nella quale è narrato come il pontefice riconsacrasse la chiesa il 6 maggio di quell’anno. Fra il 1710 e il 1720 Clemente XI fece rifare la chiesa sui disegni di Matteo Sassi.

Nel 1725 cedette la chiesa ai padri della dottrina cristiana. Nel 1860, questi padri fecero restaurare un’ultima volta questa chiesa affidando i lavori all’architetto Francesco Azzurri. È a una sola navata con cappelle laterali.



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