Cammino di Santiago, briciole di storia

SANTIAGO DE COMPOSTELA – Prima di incamminarci alla volta di Santiago de Compostela, è bene tracciare alcune linee storiche per motivarci nel cammino e capire qualche orme andremo a calpestare.

La mappa del Cammino di Santiago de Compostela
La mappa del Cammino di Santiago de Compostela
SANTIAGO DE COMPOSTELA – Prima di incamminarci alla volta di Santiago de Compostela, è bene tracciare alcune linee storiche per motivarci nel cammino e capire qualche orme andremo a calpestare. Per avere un punto di riferimento storico valido ci appoggiamo alla “Guida al cammino di Santiago de Compostela” edita dall’Editrice Berti e redatta da Alfonso Curatolo e Miriam Giovanzana.

“Da quando, all’inizio del XI secolo, si è diffusa la notizia della scoperta della tomba di san Giacomo il Maggiore la peregrinazione verso Santiago de Compostela non si è mai interrotta”, si legge nelle prime pagine della guida. Oggi sono decine di migliaia le persone che ogni anno si mettono in marcia verso Santiago, ciascuna facendo i conti con le proprie capacità e possibilità.

Una veduta di Santiago con in primo piano la cattedrale di san Giacomo
“La storia – e in parte la tradizione e la leggenda – di Santiago de Compostela affonda le radici nell’epoca apostolica: dopo la morte e la resurrezione di Gesù gli apostoli si disperdono per annunciare il Vangelo fino ai confini della Terra. Secondo la tradizione l’apostolo Giacomo il Maggiore arriva nella penisola iberica, attraversa l’Andalusia e giunge fino alla remota regione, popolata dai Celti, della Galizia. Ritornato in Palestina Giacomo il Maggiore muore martire, primo tra gli apostoli, decapitato nel 42 o nel 44 dopo Cristo. I suoi discepoli Teodoro e Anastasio ne trafugano il corpo e lo trasportano via mare nuovamente in Galizia. Passano i secoli e della tomba si perdono tracce e memoria, fino a quando nell’VIII secolo gli arabi invadono la penisola iberica, ma un pastore galiziano, l’eremita Pelayo comincia a vedere ogni notte, sul monte Libradon dove era stato sepolto san Giacomo, delle misteriose luci sul tumulo di un campo. Gli appare quindi in sogno l’apostolo Giacomo che lo invita a scavare lì per riportare alla luce il suo sepolcro. Pelayo informa il vescovo della località portuale di Iria Flavia, e durante i lavori di scavo viene alla luce un’arca di marmo all’interno della quale si trovano i resti di un uomo decapitato. Si grida al miracolo, e la notizia del ritrovamento del corpo di san Giacomo comincia a diffondersi”.

Da lì in poi, milioni di piedi hanno solcato la via che va verso Santiago, ideando e segnando anche percorsi nuovi. Santiago è così diventata la terza città santa della cristianità dopo Roma e Gerusalemme. Da segnalare che la prima guida del cammino di Santiago è quella scritta nel 1139 da Aymeric Picaud, mentre tra i più illustri pellegrini va annoverato il nome di san Francesco d’Assisi.

Per informazioni visitare i seguenti siti:

www.pellegrinando.it

www.camminodisantiago.com

Visualizza la mappa del cammino di Santiago

2 pensieri riguardo “Cammino di Santiago, briciole di storia”

  1. ho percorso il cammino nel 2004 in compagnia di 2 amici, la prima settimana sempre pioggia, i giorni successivi con alternanza di sole e persino neve. Abbiamo ultimato la lunga passeggiata in 28 giorni e siamo arrivati molto stanchi ma felici di avercela fatta. Abbiamo visto bei posti e avuto buona accoglienza. Vorrei rifarlo ma i miei 65 anni cominciano a farsi sentire. Auguri a tutti quelli che vorranno imitarmi in questa esperienza unica nella vita.
    Ettore di Torino

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