Santuario Madonna di Castello – Somma Vesuviana (Napoli)



Carlo d’Angiò re di Napoli, fece costruire nel 1269 sulle pendici del Monte Somma, un castello e al suo interno fece erigere una cappella dedicata a Santa Lucia, martire siracusana, nel punto in cui sorge l’attuale Santuario.
Nel 1622 don Carlo Carafa, di ritorno da Roma per l’approvazione delle Regole, desiderando ritirarsi in solitudine per praticare esercizi spirituali, trovò questo luogo adatto ai suoi desideri e lo comprò vendendo del suo bestiame. Sui ruderi dell’antico castello, costruì una casa per la sua Comunità, ripristinò l’antica cappella di S. Lucia, dove collocò una statua lignea della SS.ma Vergine, che dall’antica Aree di Somma, fu chiamata Santa Maria a Castello.
Il 16 dicembre del 1631 una terribile eruzione del Vesuvio, distrusse ogni cosa, compresa la chiesa e la statua della Madonna. Cessata l’eruzione, alcuni contadini, scavando sotto la cenere, trovarono la testa della statua staccata dal busto incenerito , i quali la affidarono ad uno scultore di Napoli per ripristinarle il corpo. Ma lo scultore, impegnato in altri lavori, la lasciò chiusa in una cassa. Un giorno, la figlia, costretta a letto perché immobilizzata agli arti, udì una voce proveniente dall’interno della cassa che la invitava ad alzarsi ed aprire la cassa. La giovane si scusò di non poterlo fare a causa della sua malattia. Ma la Madonna la esortò a farlo e la giovane si alzò dal letto e aprì la cassa. La Madonna le disse che era stanca di restare chiusa li dentro e voleva ritornare a casa sua. Saputo dell’accaduto lo scultore, stupefatto del prodigio, completò il lavoro senza badare a spese, rifacendo la statua simile alla prima.

La Madonna si presenta seduta in trono, con la sinistra sostiene il Bambino e con la destra regge il mondo sormontato da una croce.
Alla fine dei lavori, nel sabato dopo Pasqua del 1650, la statua fu solennemente portata nella chiesa di Castello, dove ogni anno si rinnova la tradizionale festa sino al 3 maggio.
I numerosi ex voto presenti nella sala attigua alla chiesa, sono il segno delle grazie ottenute dalla Madonna ai pellegrini.

 



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