I lavori non vennero però portati a termine, sia per mancanza di fondi, sia perché nel frattempo la frazione si spopolava a causa dell’esodo dalle campagne verso la città.
Intorno agli anni ’80 questa costruzione viene acquistata e ristrutturata dalle famiglie paoline della Diocesi e diviene “Oasi di S. Giuseppe”, un centro per ritiri spirituali.
La chiesa al suo interno è ornata da una statua raffigurante S. Giuseppe, dello scultore Demetz di Ortisei, e da un presbiterio in legno di noce eseguito da artigiani di Cagli su disegno dell’architetto fanese Giuseppe D’Errico.