Santuario SS. Crocifisso – Talamello (Pesaro Urbino)

Nella chiesa di S. Lorenzo, c’è un’immagine del Crocifisso di Giotto che fu portata quando nel 1374 vi si trasferirono i monaci del monastero agostiniano di Poggiolo.

Talamello è ricco di opere d’arte, infatti con il “dolce Cristo” conserva “i begli affreschi vivi” di mastro Antonio Alberti da Ferrara, uno dei monumenti pittorici più meravigliosi del primo quattrocento, conservati nella chiesina, situata presso il cimitero, chiamata “La Cella”.

Nella chiesa di S. Lorenzo, c’è un’immagine del Crocifisso di Giotto che fu portata quando nel 1374 vi si trasferirono i monaci del monastero agostiniano di Poggiolo.

Un prezioso crocifisso dipinto, attribuito per un lungo periodo a Giotto ma fatto risalire successivamente ad un suo allievo, Giovanni da Rimini. Una statua lignea policroma del XV secolo, raffigurante la Madonna con il Bambino è da sempre oggetto di devozione; essa era custodita un tempo nella Chiesa del Poggiolo. Qui i fedeli si rivolgevano per aiuto alla figura del Redentore, come ad esempio nel 1854, quando l’incendio divampato nella miniera di zolfo della vicina Perticara sembrava indomabile o quando, nell’anno successivo, il colera stava uccidendo la popolazione.

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