Maria apparve alla fanciulla sopra un alberello di pruno selvatico, detto nel dialetto locale “bòcciolo”, di qui il nome della chiesa.
La ragazzina prese a parlare, ma solo per pochi giorni, perché secondo le testimonianze presto morì in chiesa ai piedi del pulpito. Nel luogo dell’apparizione sorse dapprima un oratorio campestre, poi, a partire dal 1628, un edificio di più ampie dimensioni. Elemento notevole nell’edificio è il ciclo di affreschi che decora tutta la chiesa eseguito agli inizi del XIX secolo dal pittore Agostino Comerio.
Oggetto del culto è l’affresco con l’immagine della Vergine, opera del 1500 circa.
La Vergine è seduta in trono con il Bambino in braccio. Viene annualmente celebrata una festa religiosa alla prima domenica di settembre e richiama sempre una gran numero di persone.