La tela con il miracolo del Beato fu del nobile Antonio Patrizi allievo di Giovanbattista Passeri.
Era stata fatta costruire dalla famiglia Luti (Ambrogio Luti vi aveva fatto mettere nel cinquecento la Madonna del Popolo del Memmi, allorchè fu tolta dall’altar maggiore), per poi passare al patronato dei Castori, famiglia estinta nel XVII secolo, quando si originò una questione tra il convento e i Luti, che la rivendicavano per vecchi lasciti e sepolture di famiglia.
Passò infine nel 1714 ai Patrizi, che, in quanto congiunti del Beato che ivi riposava da un centinaio d’anni, allestirono l’urna della venerata salma come ancora si vede sotto l’altare.