Ne 1901 un forte uragano distrusse quasi del tutto l’oratorio. La popolazione decise allora nel ricostruirlo e l’immagine tornò al suo posto, dove tuttora è in venerazione.
Le popolazioni del Chianti hanno sempre attribuito a questa immagine speciali grazie, attestate anche dai molti doni offerti.
Nonostante lo spopolamento delle campagne, molti ritornano a venerare l’immagine, specialmente in occasione della festa, celebrata con grande solennità e con grande concorso di popolo nella domenica in Albis.