Santuario S.Maria ad Lamulas – Arcidosso (Grosseto)



La Pieve di Santa Maria ad Làmulas si trova tra Montelaterone ed Arcidosso, immersa in un rigoglioso castagneto e la sua origine è legata alla leggenda di una mula infuriata che proprio in prossimità della pieve si sarebbe inginocchiata diventando mansueta. ed amministrativo; era utilizzata infatti anche come piazza del mercato e qui si svolgevano le fiere.

La parte più antica della chiesa è costituita dal presbiterio, che risale al XII secolo. Un’iscrizione all’interno della chiesa documenta invece un incendio avvenuto nel 1264 per mano senese, a seguito del quale la chiesa fu restaurata nel 1268.
La Pieve ad Làmulas fu costruita per celebrare una miracolosa Madonna lignea.

La pieve è citata per la prima volta nell’853 come proprietà dell’Abbazia di San Salvatore e per tutto il Medioevo fu un importante centro religioso.

La leggenda narra di un pastore che intagliò una Madonna con il Bambino in un pezzo di legno. Non soddisfatto del suo lavoro, questi decise di bruciarla ma improvvisamente dalla scultura tra le fiamme uscì una voce che disse: ”Non mi bruciare, sono troppo bella!”. Il pastore si spaventò tanto che prese la statua dal fuoco e l’abbandonò nel bosco. Dopo qualche tempo la Madonna fu ritrovata da alcuni boscaioli di Arcidosso e Montelaterone e ognuno voleva portarla al suo paese. Stabilirono così di caricare la statua sul dorso di una mula e di collocarla nel paese più vicino al luogo dove si fosse diretto spontaneamente l’animale. La mula si fermò ai margini del bosco e si inginocchiò lasciando le impronte sul terreno.

I boscaioli decisero così di costruire in quel luogo una chiesa che avrebbe ospitato la statua della Madonna e ancora oggi, di fronte alla porta principale, è possibile vedere le impronte lasciate dalla mula. La chiesa conserva ancora parte delle originarie strutture romaniche, nonostante gli interventi succedutisi nel corso dei secoli. L’interno è diviso in tre navate da pilastri alternati a colonne, i cui capitelli sono decorati con motivi zoomorfi.

Sull’altare si trova una statua in legno dorato raffigurante La Madonna col Bambino, di scuola senese e datata al Quattrocento.



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