Prima del 1726 la chiesa era conosciuta come “Madonna del Garbazzo”. Secondo la tradizione, nel 1726 una mamma che stava conducendo il suo bambino cieco e muto da un medico di Ceva, giunta presso la Madonna del Garbazzo, vide l’immagine dipinta e si fermò a pregare, invocando la guarigione del figlio: e il piccolo riacquistò la vista e la parola.
Sul posto furono successivamente costruiti due Oratori e nel 1800, fu edificato l’attuale Santuario a croce greca, sormontato da una slanciata cupola, rivestita di rame.
Nel 1867 si amplia ulteriormente e nel 1878 il complesso acquista l’attuale aspetto. All’interno spicca il monumentale altare marmoreo, la volta è affrescata e decorata con scene della vita della Vergine del pittore Adalberto Migliorati.