In seguito il nobile locale Giovanni Domenico Ferrero fece edificare una cappella ottagonale ornata di affreschi.
Il titolo deriva dalle caratteristiche del luogo, ricco di fango per l’abbondanza d’acqua. La chiesa, del secolo XVII, è una costruzione tardo-barocca con la facciata adorna di lesene e l’interno ricco di stucchi.
L’immagine venerata è una Madonna col Bimbo racchiusa in un trionfo di angeli. L’inaugurazione del nuovo santuario nel 1678 è ricordata da una lapide sul muro dell’edificio.