Santuario di Sant’ Emidio (Ascoli Piceno)

Di Sant’ Emidio patrono di Ascoli si ha notizia già dall’XI secolo, quando Leone IX , nel 1052 accenna alla cattedrale già intitolata sia alla Vergine che al vescovo martire Emidio.

Di Sant’ Emidio patrono di Ascoli si ha notizia già dall’XI secolo, quando Leone IX , nel 1052 accenna alla cattedrale già intitolata sia alla Vergine che al vescovo martire Emidio.

Le sue spoglie riposano nella cripta della cattedrale, costruita tra il 1045 e il 1069 alla quale si accede dalle scale della navata sinistra, trasformata nella parte centrale da Giuseppe Giosafatti nel 1704.

Essa è divisa in sette navatelle sostenute da 63 colonne di travertino. All’interno dell’edificio, il patrono è raffigurato ovunque.

Il gruppo marmoreo raffigura S. Emidio che battezza la vergine Polisia. La sua collocazione richiese la sopraelevazione del transetto e della pavimentazione delle tre navate della chiesa.

Le pareti della cripta sono ornate da mosaici realizzati dallo Studio del Mosaico del Vaticano.

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