La leggenda narra che San Vito, apparve ad una principessa salernitana esortandola a trasferire il suo corpo a Polignano, unitamente a quelli dei Santi Modesto e Crescenza. L’edificio religioso è a tre navate con copertura in pietra.
Polignano e la Badia di San Vito furono per secoli meta di pellegrinaggi da parte di coloro che erano affetti dal cosiddetto ”Ballo di San Vito” sinonimo di tarantolismo. La cura dei malati di rabbia, era curata applicando sul morso una prodigiosa “manna” che trasuda dalle ossa del ginocchio delle reliquie del Santo.
Il 15 giugno, nella processione in onore del Santo, il braccio viene traslato dalla Cattedrale alla Badia.