Una leggenda vuole che l’edificio sia sorto sul luogo dove veniva venerata una Madonna posta su un albero.
L’interno è ad una sola navata e ospita importanti dipinti seicenteschi, tra i quali meritano una particolare attenzione quello posto sull’altare “Madonna in gloria tra i Santi Pietro e Paolo”,opera di Francesco Cozza realizzata nel 1660 e quello collocato nella prima cappella a sinistra, commissionato a Giovan Battista Gaulli, detto il Baciccio; l’opera rappresenta la “Crocifissione tra i Santi Antonio Abate e Antonio da Padova”.
Nella chiesa è presente un trittico con Salvatore e quattro Evangelisti, particolarmente venerato dagli abitanti di Genzano che attribuiscono alla sua intercessione la cessazione della peste e del colera nel 1867.