L’impianto a tre navate divise da 24 colonne recuperate dal vicino tempio di Giunone Regina, non venne modificato dai restauri di Domenico Fontana e di Borromini . È dotata di una porta che è la più antica che si conosca di una chiesa cristiana, realizzata al tempo della costruzione della chiesa (422-432) e giunta sino a noi solo con alcune aggiunte dell’ XI sec.
Presenta 18 dei 28 riquadri originari che illustrano Scene dell’Antico e Nuovo Testamento, e viene attribuita a un maestro classico-ellenista. Un’eccezionale scoperta del 2010, rinvenuta sotto l’intonaco, raffigura la Vergine col Bambino, ai lati dei quali sono le sante Sabina e Serafia, con a sinistra i due committenti, l’arcipresbitero Teodoro e il presbitero Giorgio e a destra il papa regnante.