Chiesa di San Marcello al Corso (Roma)



MARCELLOUna delle chiese più singolari per la sua storia. Si racconta che nei pressi sorgesse un tempio d’Iside esorata” e che durante gli scavi si rinvenne un sasso con le parole “Templum Isidis exorate”.

Si narra ancora che in questo luogo avesse casa Lucina, matrona romana, la quale nel 305 la donò a Marcello papa per edificarvi una chiesa. Nel 775 Adriano I la restaurò dalle fondamenta. Nel 1370 Gregorio XI la cedette ai Serviti.

Nel 1597 fu riedificata dal Sansovino che voltò la facciata verso il corso, aprendo la porta attuale e riducendo ad abside l’antico ingresso.

Nei primi anni del secolo XVIII, Carlo Fontana disegnò la facciata che fu adorna di sei statue di Francesco Cavallini e da un bassorilievo in stucco, rappresentante “S. Filippo Benizi” di Antonio Raggi. Gli affreschi della volta e delle pareti furono cominciati da Pierin del Vaga e terminati, dopo la sua morte, da Daniele da Volterra e Pellegrino da Modena. Sull’altare: una tavola che copre il Crocefisso, dipinta ad angeli su fondo d’oro da Luigi Garzi.

La volta è dipinta da Antonio Bicchierari e le pareti laterali da Domenico Corvi. Le storie sulle pareti laterali della nave centrale e la “Crocefissione” sopra la porta d’ingresso, sono di Luigi Garzi.



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