Tra il 1608 ed il 1620 fu costruita la chiesa ad opera del Maderno, intitolata però a S. Paolo apostolo.
Nel 1622 vi fu trasferita un’immagine con l’Adorazione del Bambino, che aveva condotto alla vittoria le truppe cattoliche contro quelle protestanti nella battaglia della Montagna Bianca vicino Praga, cosicché il nuovo nome della chiesa divenne S. Maria della Vittoria.
La facciata è opera di G.B. Soria, eretta tra il 1624 ed il 1626, e si ispira a quella vicina, e di poco precedente, di S. Susanna, opera di Carlo Maderno.
L’interno, a navata unica a volta a botte, risulta uno dei più sontuosi esemplari di decorazione barocca in Roma, per la ricchezza dei marmi, degli stucchi e dei fregi.