Chi è il Pellegrino?


Visitando Viaggispirituali.it, possiamo ritenerci un po’ tutti pellegrini, ovvero persone in cammino, che vivono la propria vita come una continua scoperta. Infatti vivere è scoprire le bellezze del quotidiano, anche quelle più ovvie e quindi più nascoste nelle pieghe delle nostre giornate ordinarie. Ma far parte della comunità di Viaggispirituali.it significa anche essere pellegrini nella vita, sognando nuovi posti dove recarsi per trovare o ritrovare la pace interiore.

Infine, chi frequenta Viaggispirituali.it avrà anche avuto l’ardire, almeno una volta, di compiere un pellegrinaggio. C’è chi ha raggiunto a piedi Santiago di Compostela, chi ha pregato davanti alla grotta di Lourdes, chi ha attraversato il Mediterraneo per conoscere la Terrasanta, e chi semplicemente va a far visita al santuario dietro casa. Tutto è devozione, a prescindere da quale sia la religione di appartenenza.

Per facilitare il raccoglimento e trasmettere lo spirito di Viaggispirituali.it, abbiamo scelto di trascrivere alcuni brani tratti dal celebre testo “Racconti di un pellegrino russo”. Questo pellegrino, ormai figura di riferimento per ogni viaggiatore, soleva ripetere: “Per grazia di Dio sono cristiano, per le mie azioni un grande peccatore, per condizione un pellegrino senza dimora del genere più umile, che vaga da un luogo all’altro. Tutti i miei averi consistono in una bisaccia di pan secco sulle spalle e la Sacra Bibbia sotto la camicia. Nient’altro”. Questo vuole essere lo stile di Viaggispirituali.it. Per scoprire meglio questo personaggio, ci rifacciamo allo scritto di Antonio Gentili, pubblicato dalle edizioni Paoline (2003).

Icona del pellegrino russo

Chi è il Pellegrino. L’anonimo autore dei Racconti nacque agli inizi del secolo XIX in un villaggio della provincia di Orel, circa 350 chilometri a sud di Mosca, da una famiglia di contadini. Rimasto orfano a tre anni d’entrambi i genitori, non ebbe vita facile a contatto del fratello maggiore. Nel frattempo il pellegrino, che aveva potuto apprendere a leggere e scrivere, si era sposato, condividendo con la moglie un’intensa vita spirituale. Morta la moglie, la vita del pellegrino registra un radicale mutamento. Da sedentario si fa nomade, perseguendo un unico intento: riversare la propria anima nell’orazione. Lo ha segnato, in maniera indelebile, l’invito di san Paolo Apostolo alla preghiera incessante (quinto capitolo della prima Lettera ai Tessalonicesi). Da questo momento in poi, la vicenda umana del pellegrino si snoda tra una serie di vicissitudini, raccontate in sette brevi racconti.

Per il resto…buona lettura!