La pieve di Santo Stefano rende nobile Candelara (Pesaro)



CANDELARA (PESARO) – Candelara significa etimologicamente “candida aria”, cioè aria fulgente. E’ castello antichissimo, come tale indicato fin dal 1209. In esso, dopo la sconfitta di Legnano (1176), fu ospitato e tenuto nascosto dal Vescovo di Pesaro Federico Barbarossa.

Facciata della pieve di Santo Stefano a Candelara

Facciata della pieve di Santo Stefano a Candelara


E’ citato in un documento, del 1283, dell’Archivio Vaticano, tra i castelli citra Foliam. La chiesa parrocchiale, intitolata a S. Stefano, fu un’antica pieve e, come tale, potrebbe risalire ai secoli VI-VIII; è menzionata nelle Rationes Decimarum degli anni 1290-92, nella visita apostolica del Ragazzoni (1574) e nelle visite pastorali di tutti i vescovi diocesani.

E’ situata fuori del castello, sulla collina che guarda la città. Ha la forma di croce greca ed è dedicata al primo Martire Santo Stefano; in essa è conservato un quadro antichissimo di Santo Stefano dipinto su tavola con la immagine della Beata Vergine con Bambino. I muri esterni della chiesa, sebbene in più tratti ricostruiti, attestano la loro antichità.

La pieve di Santo Stefano

La pieve di Santo Stefano

I parroci di questa “Pieve” nel 1290 avevano il titolo di Arciprete, come si vede nel Sinodo di Leale Malatesta nel 1373, nel quale è indicato presente Dns Joannes Ciccoli, Archipresbyter S. Stephani de Candelaria. Al presente gli investiti assumono il titolo di Abate. La chiesa parrocchiale sopra indicata fu consacrata dal vescovo Santorelli, vicario del vescovo Giulio Simonetta, il 27 settembre dell’anno l535. Non ha sotto di sé chiese parrocchiali, ma cappelle e chiese filiali.

Informazioni più dettagliate su www.parrocchiacandelara.it e www.arcidiocesipesaro.it.

CANDELARA (PESARO) - Candelara significa etimologicamente "candida aria", cioè aria fulgente. E' castello antichissimo, come tale indicato fin dal 1209. In esso, dopo la sconfitta di Legnano (1176), fu ospitato e tenuto nascosto dal Vescovo di Pesaro Federico Barbarossa. E' citato in un documento, del 1283, dell'Archivio Vaticano, tra i castelli citra Foliam. La chiesa parrocchiale, intitolata a S. Stefano, fu un'antica pieve e, come tale, potrebbe risalire ai secoli VI-VIII; è menzionata nelle Rationes Decimarum degli anni 1290-92, nella visita apostolica del Ragazzoni (1574) e nelle visite pastorali di tutti i vescovi diocesani. E' situata fuori del castello, sulla collina che guarda la città. Ha la forma di croce greca ed è dedicata al primo Martire Santo Stefano; in essa è conservato un quadro antichissimo di Santo Stefano dipinto su tavola con la immagine della Beata Vergine con Bambino. I muri esterni della chiesa, sebbene in più tratti ricostruiti, attestano la loro antichità. I parroci di questa "Pieve" nel 1290 avevano il titolo di Arciprete, come si vede nel Sinodo di Leale Malatesta nel 1373, nel quale è indicato presente Dns Joannes Ciccoli, Archipresbyter S. Stephani de Candelaria. Al presente gli investiti assumono il titolo di Abate. La chiesa parrocchiale sopra indicata fu consacrata dal vescovo Santorelli, vicario del vescovo Giulio Simonetta, il 27 settembre dell'anno l535. Non ha sotto di sé chiese parrocchiali, ma cappelle e chiese filiali. Informazioni più dettagliate su www.parrocchiacandelara.it e www.arcidiocesipesaro.it.


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