Santuario della Madonna della Neve – Borghetto di Borbera (Alessandria)



E’ il 1672, quando sul colle di Fra San Martino (492 m s.l.m.), i devoti borghettesi fanno erigere il santuario della Madonna della Neve.
Dapprima si tratta di una piccola cappella, composta da un altare che custodiva un una pala d’alare in muratura, raffigurante la Vergine Lauretana con i Vescovi San Martino e San Cipriano, opera di un artista, probabilmente un viandante, che è rimasto anonimo.

Madonna della Neve - Borghetto di Borbera

Madonna della Neve - Borghetto di Borbera

Dal 1757 si susseguirono diversi lavori di ampliamento della struttura originaria.
Nel 1868 si arricchisce l’interno del santuario con numerose opere degli artisti dell’epoca: furono realizzati il coro in legno da Giovanni Allegrotti e il coro in muratura capomastro Giuseppe Gallo; il dipinto della Vergine Lauretana viene spostato e si erige il nuovo altare, per opera di Giobatta Benvenuto e di Gerolamo Centonaro che esegue gli stucchi, mentre il falegname Costante Barella si occupa della costruzione dei due confessionali.
Dal 1930 al 1938 si pensa all’allargamento della navata sinistra, alla ristrutturazione della facciata, al restauro del campanile, nonché alla costruzione di un nuovo tetto e del portico all’esterno e dei cornicioni all’interno.

La piccola cappella originaria, all’inizio votata a Fra San Martino, negli anni ’40 è stata è stata totalmente sostituita dall’ampio santuario dedicato alla Madonna della Neve.
Il voto venne fatto dopo il 1893 quando don Luigi Bezza, il parroco di Borghetto, costituì la Società Agricola Cattolica per consacrare il santuario alla Madonna della Neve e istituì la festa annuale, il 5 agosto, in cui l’effige della Vergine viene portata in processione dai fedeli.
Papa Pio IX concedeva l’indulgenza plenaria a chi visitasse il santuario in questa giornata di festa o nella settimana seguente.

Al suo interno possiamo ancora ammirare le 14 imponenti cappelle della Via Crucis, costruite nel 1833 in sostituzione delle precedenti, risalenti al 1737.
Ai lati dell’altare troviamo invece i quadri votivi per “Grazia Ricevuta”.

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Buon viaggio spirituale!



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