Santuario della Madonna delle Grazie – Latisana (Udine)



Santuario della Madonna delle Grazie - Latisana

Santuario della Madonna delle Grazie - Latisana

Il Santuario della Madonna delle Grazie di Latisana sorse sulle rive del fiume Tagliamento, vicino Sabbionera, risale al XVII secolo; inizialmente il suo nome era solo santuario della Madonna di Sabbionera, poi mutato in Madonna delle Grazie di Sabbionera, per la devozione dei pellegrini.

In origine consisteva in un unico altare di pietra, ma il numero sempre crescente dei fedeli rese necessario l’ampliamento della struttura, nel 1638, con la costruzione del convento francescano, che però andò distrutto nel nel 1741 a causa di un incendio e che salvò solo la chiesa con la sacrestia.

All’esterno, nel 1930, fu inserita nella facciata, al di sopra della porta in pietra, una bella statua in marmo di Carrara della Madonna col Bambino, opera dello scultore Francesco Ellero.
Subito dopo la fine della prima guerra mondiale fu iniziata la costruzione del nuovo campanile, alto quasi 27 metri con bifore romaniche e la cuspide poligonale e la cupola di impronta barocca.
Al suo interno è custodita, sopra l’altare maggiore, la statua della Madonna col Bambino, opera di Giovanni Costantini di Latisana.
I due altari laterali sono dedicati al Crocefisso (quello di sinistra), arricchito con un simulacro dell’800, e a Sant’Antonio da Padova (quello di destra), adornato con un tabernacolo del ‘600 che probabilmente faceva parte dell’altare maggiore andato distrutto nel 1751.
Molto interessante la pala posta sulla parete sinistra opera di Eugenio Pini che rappresenta la Madonna che si eleva sopra Santa Chiara e San Luigi.
Suggestiva la Via Crucis, composta da delle piccole e intense acqueforti, opera dell’incisore Giuseppe Wagner.
Nella cantoria è esposto un organo molto pregiato, costruito da Valentino Zanin, mentre nella sacrestia si trovano custodite varie tele, delle statue in legno, degli arredi sacri antichi e molti ex-voto, semplici e umili, ma che testimoniano la fede dei pellegrini.

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