Santuario di Nostra Signora delle Rocche – Molare (Alessandria)



Nostra Signora delle Rocche - Molare

Nostra Signora delle Rocche - Molare

Il Santuario di Nostra Signora delle Rocche, a Molare, in provincia di Alessandria, sorse nella seconda metà del XVI secolo, in seguito all’apparizione della Madonna ad una donna del paese, Clarice, che stava portando un povero pranzo al marito, intento al lavoro nei boschi; nella zona chiamata delle Rocche, incontrò una donna che commossa da quel magro pasto lo tramutò in pane fragrante. Maria disse alla donna di far erigere per lei un santuario in quel luogo medesimo da dove avrebbe dispensato grazie ai fedeli.

Il santuario diventa da subito fulcro di una devozione sempre crescente, in particolare a seguito di alcune miracolose guarigioni, tanto che arrivano pellegrini da tutta la zona.
Sul luogo dove apparve Maria, venne posta una croce lignea e, in seguito, un quadro visibile ancora oggi, appeso alla croce.
Nel 1608 venne eretto il santuario originario, poi modificato e ampliato nel 1661 e nel 1897. Il 10 agosto del 1823 avvenne la solenne incoronazione dell’immagine di Maria e la chiesa che la ospitava assurse a Santuario vero e proprio, ma solo nel 1966 assume il ruolo di parrocchia.
Nel 1880 i Padri Passionisti sono i custodi del Santuario e favorirono la diffusione del culto della Madonna delle Rocche, basti pensare che vengono anche organizzati treni speciali da Genova ed Acqui Terme per fare arrivare i fedeli al santuario nei giorni di Pasqua e di dell’Assunzione.

Al suo interno si può ammirare il suggestivo gruppo presso l’Altare Maggiore e all’esterno il dipinto posto sulla facciata, raffigurante l’apparizione e i personaggi, mentre i dipinti, rappresentanti episodi della di Maria, sono opera del famoso artista sordomuto Pietro Ivaldio, detto il “Muto“.

La festa del Santuario di Nostra Signora delle Rocche si celebra il lunedì dell’Angelo e la prima domenica di settembre.

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Commenti

Un commento in “Santuario di Nostra Signora delle Rocche – Molare (Alessandria)”
Cleto ha detto:

Quanto era più bello il Santuario di Ns. Signora delle Rocche molti e molti anni fa’ quando era un po’ malandato e quando invece delle orrende scale di oggi aveva gli scalini “allungati” fatti di ciottolato di pietre di fiume con il bordo di pietra locale.Aveva un Suo fascino….si sentiva la costruzione fatta “in economia” dai credenti…….ora si vede solo che sono stati spesi tanti soldi per togliergli quel senso di umanità e di fatica che i soldi e la “perleccatura” mai potranno ricordare nè ridargli.Ora è molto più “cittadino”ma quel senso dell’Apparizione nel verde della natura è irrimediabilmente svanito per lasciare il posto alla “cementificazione” del Sacro.Così è purtroppo per molti altri Santuari e per molte chiesette di campagna che, salvate dalla rovina, appaiono più come dei caselli ferroviari restaurati che luoghi di culto vecchi di centinaia di anni.
Non parliamo poi dei moderni arredi di culto (leggii, candelabri etc. che sono di una bruttezza e freddezza così elevate pari solo forse al loro prezzo!!!Mi scuso per lo sfogo ma penso che a volte si potrebbero risparmiare soldi e rovnare meno le cose belle che abbiamo. Un caro saluto. Cleto
i scuso per lo sfogo ma penso che molte volte si potrebbero risparmiare soldi e rovinare meno quelle cose vecchie he sono così belle e così piene di fascino e mistero. Cleto

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