Viaggio per la penisola con “Italia fuorirotta”



italiaREDAZIONE – Prendendo spunto dal libro “Italia fuorirotta” scritto da Emilio Rigatti e pubblicato da Ediciclo, nel quale si traccia un percorso insolito, affrontato in bicicletta, che da Venezia arriva fin dalle parti di Reggio Calabria, abbiamo pensato di ricalcare un percorso analogo, da affrontare in auto oppure in moto (i più avventurosi possono comunque percorrerlo in bicicletta) visitando le bellezze culturali e religiose (cattedrali, oratori, abbazie, monasteri, eccetera) dei posti indicati nel suddetto testo.

Affronteremo nei prossimi articoli la descrizione delle singole tappe dell’itinerario, ora ci limitiamo ad indicare le tappe inserendo un link ad un sito descrittivo per ciascuna località. Partenza fissata dalla capitale della Repubblica Serenissima, Venezia, dove muoviamo verso Padova distante una quarantina di chilometri. Da Padova ci spostiamo poi attraverso la pianura padana, fermandoci a Ferrara per poi continuare fino a Bologna (155 chilometri in totale). Ancora, da Bologna muoviamo verso l’appennino tosco-emiliano in direzione Firenze, fermandoci a San Martino alla Palma dopo 125 chilometri.

Ancora, “cavalchiamo” le colline toscane fino allo splendido borgo medievale di Città della Pieve, dove arriviamo al termine di 95 chilometri. Rotta verso il viterbese, e quindi il territorio laziale, con la frazione di Civita Castellana (135 chilometri), dove giungiamo passando per la Val Tiberina e Orvieto.

Sempre più verso Roma e i colli romani con la tappa che ci porta a Palestrina dopo 80 chilometri. Da qui possiamo visitare Tivoli e, perché no, dedicare una giornata alla visita di Roma, la Città eterna. Terminati i sopralluoghi turistici e culturali ripartiamo facendo rotta verso sud, fermandoci ad Alatri, in piena Ciociaria (46 chilometri), e da qui proseguiamo per Cassino (75 chilometri).

Da Cassino ci addentiamo verso i monti del Matese, arrivando a Campitello Matese dopo 75 chilometri, non prima di esserci fermato un attimo ad ammirare l’antica città di Alife, ancora sede del vescovado. Da Campitello ripartiamo verso Pietramelata (18 chilometri) e poi Caserta (100 chilometri) con la splendida reggia. Da qui proseguiamo fino a Taverne di Guardia Lombardi (altri 35 chilometri circa), e il giorno seguente ripartiamo per Tito Scalo (99 chilometri).

Ancora, viaggiando in pieno appennino lucano andiamo fino a Senise, al confine tra Calabria e Basilicata, dove arriviamo con altri 134 chilometri nel fardello. Da Senise ci spostiamo verso la costa jonica facendo tappa a Bellizzi (56 chilometri), a nord di Rossano Calabro, che raggiungiamo il giorno seguente dopo altri 90 chilometri.

Non poteva mancare una capata di un giorno sulla Sila, con i suoi boschi silenziosi, giungendo a San Giovanni in Fiore dopo 95 chilometri. Ancora, in successione affrontiamo le tappe di Soveria Mannelli (67 chilometri), Serra San Bruno (118 chilometri), Polistena (64 chilometri), Gambarie (gioiello dell’Aspromonte), penultima frazione lunga 80 chilometri), ed infine l’arrivo a Reggio Calabria.

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