Santuario di Nostra Signora di Monte Spineto – Stazzano (Alessandria)



Santuario di Nostra Signora Monte Spineto

Santuario di Nostra Signora Monte Spineto

Il santuario di Nostra Signora di Monte Spineto si trova a Stazzano, paese di quasi 2.300 abitanti, in provincia di Alessandria, a 459 m s.l.m., dominando le valli sottostanti.
Sorse in seguito ad un voto fatto dagli abitanti del paese rifugiatasi sull’altura per sfuggire alle invasioni barbariche: nel 1155, infatti, le truppe di Federico Barbarossa rasero al suolo il paese e il Castello di Stazzano, la popolazione riparò sul monte Spineto e qui chiese aiuto alla Madonna.
Quando i nemici si ritirarono vollero ringraziare l’aiuto divino, edificando una piccola cappella dedicata alla Madonna del Monte Spineto, che però in seguito fu abbandonata.
Di nuovo nel 1620 le truppe francesi costrinsero la gente di Stazzano a rifugiarsi sul colle; in questa occasione si verificò un evento miracoloso, una fanciulla del paese, sordomuta dalla nascita vide una colomba volare su un cespuglio di biancospino, che fiorì fuori stagione. All’improvviso la fanciulla prese a parlare e a raccontare la notizia e per 8 giorni la colomba restò sul cespuglio.
Molti furono i fedeli che vollero vedere dal vivo l’evento e si recarono in pellegrinaggio, il vescovo di Tortona, vide di persona il miracolo e decise di costruire un Santuario vero e proprio. I lavori iniziarono nel 1623.
Il santuario è costituito al suo interno di 3 navate e tre altari in corrispondenza delle navate e vi si conserva una statua marmorea di Maria col Bambino, risalente al 1629, probabilmente opera dell’artista Leonardo Ferrandina.

Molti sono gli ex-voto che custodisce, segno della grande devozione che i fedeli le rivolgono, alcuni sono anche di grande valore artistico.
L’adiacente ospizio, costruito nella prima metà del ‘900, ospita ogni anno ritiri spirituali.
Le edicole della Via Crucis, sono state costruite per ricordare i misteri della passione di Cristo.

Il nome Spineto si riferisce alla gran quantità di cespugli spinosi di cui è ricoperto il monte del santuario, in particolare i biancospini.

Durante tutto l’anno molte sono le feste e le celebrazioni dedicate a tutti, sposi, giovani, alpini ecc.

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