Santuario di Santa Maria delle Grazie – Gravedona (Como)



Santa Maria delle Grazie - Gravedona

Santa Maria delle Grazie - Gravedona

L’antico Santuario di Santa Maria delle Grazie di si trova a Gravedona, nel comasco, in posizione dominante. In origine era un convento agostiniano, costruito nel XV secolo, su una preesistente chiesa intitolata al Salvatore.

Il Santuario si presenta con due portali in marmo di Musso, una la lunetta posta sul portale è affrescata con un dipinto del ‘500, raffigurante la Madonna tra Sant’Agostino e San Nicola da Tolentino. I busti di profeti, beati e santi, affrescano i sottarchi e le facciate dei timpani.
L’interno ampio e luminoso, dispone di un’unica navata, con archi trasversali che formano dei comparti ai lati; le absidi sono tre e quella centrale ha la volta a vele. Il chiostro è stato modificato, in varie epoche pur non avendo perso il suo aspetto originario.
Tutto l’impianto iconografico del Santuario glorifica l’ordine agostiniano e dedica molta attenzione alla dottrina dell’Incarnazione e dell’Assunzione.
Ogni cappella è votata ad un episodio biblico o a un santo, la Crocifissione (subito a destra), molto suggestiva, perché qui Cristo a differenza del resto, non è dipinto, bensì scolpito nel legno. L’opera risale al 1516, eseguita su richiesta della famiglia Casati e il loro stemma si trova sopra la chiave di volta dell’arco.
Nella seconda cappella di destra sono rappresentate le scene della vita di Sant’Antonio Abate e qui si trova l’affresco della Madonna di Cifulet, un’immagine molto amata in paese: si tratta della sacra effige della Vergine col Bambino, che scaccia un demone (cifulet), simbolo dei mali del mondo ma usato anche dai genitori per spaventare i bimbi del paese.
Sempre nella cappella, al centro vi è Sant’Antonio Abate, in trono, con il porcellino ai piedi. La cappella fu voluta dalla famiglia Stampa nel 1509.

La cappella dedicata alla Deposizione di Cristo dalla Croce si trova di fronte all’entrata laterale, mentre quella dedicata a San Giovanni Battista, rappresentante dieci episodi della sua vita, si trova più vicino all’altare maggiore e fu voluta dalla famiglia Benadusio.
A sinistra dell’abside troviamo la cappella dedicata a Sant’Agata, commissionata nel XVI secolo dalla famiglia Stampa, in cui è custodita anche la statua della Madonna in marmo bianco di Musso.
Nel presbiterio si può ammirare l’affresco della Madonna Assunta, datato 1496, tra i santi Simeone il Giusto e Giovanni Battista.
Nessuno dei dipinti presenti all’interno della struttura è firmato, ma sono tutti di buona scuola lombarda di fine ‘400 e ‘500, alcuni possono essere attribuiti al pittore Sigismondo De Magistris.

Il convento venne però soppresso da Maria Teresa d’Austria, nonostante ciò la chiesa rimase consacrata , anche se attualmente è in stato di abbandono.

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