Santuario di Voury o della Madonna delle Grazie – GABY (Aosta)



Nel piccolo abitato di Gaby a 900 metri di altitudine, sulla strada regionale da Issime a Gaby, sorge dal 1630 il santuario di Voury o della Visitazione della Vergine.

La chiesa primaria fu ricostruita nel 1833 infatti proprio in quell’anno un certo Pantaleone Tousco, travolto da una valanga di neve mentre nei dintorni della cappella stava raccogliendo legna in compagnia della moglie e della domestica, ebbe salva la vita.

Il parroco eseguendo le intenzioni del sopravissuto, ricostruì la vecchia cappella e la recinse di un muretto con le nicchie della Via Crucise e da numerosi oratori dei misteri del rosario. Tutti i parroci di Gaby ebbero a cuore le sorti del santuario di Voury, ma colui che si distinse maggiormente fu il reverendo Jean-Pierre Goyet, che promosse la costruzione dell’intero complesso architettonico che tuttora ammiriamo.

L’attuale complesso architettonico, ricalca il modello della cappella di Einsiedeln, una celebre abbazia dove si venera la Vergine denominata Notre-Dame des Ermites, meta di pellegrinaggi di tutto il popolo valdostano. Comprende la cappella centrale, il santo sepolcro e gli oratori dei misteri, situati nel cosiddetto chiostro del santuario, oltre ad una suggestiva Via Crucis che si snoda lungo il pendio.

Al suo interno troviamo un  altare maggiore in legno dorato con quattro colonne tortili e le statue del Padre Eterno, sei angeli, un santo e una Madonna.  Una statua della vergine in legno intagliato e in parte dorato, una tela di san Giuseppe col bambin Gesù, un crocifisso dell’800. Vi sono anche ex voto (tavolette dipinte) lungo le pareti del santuario.

Le festività principali sono il 15 agosto ed il 24 maggio in coincidenza con la festa dell’assunzione di Maria Vergine e Maria Santissima Ausiliatrice.
Ultimamente il santuario di Voury è meta di un pellegrinaggio diocesano che si svolge il 12 agosto.

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