Pellegrino in bicicletta: Viaggio verso i santuari francesi – Briancon – Santuario “Notre Dame de La Salette” Km. 140– 4 parte
Madonna de La Salette
“…Avvicinatevi, figli miei, non abbiate paura”.
“…Avvicinatevi, figli miei, non abbiate paura”.
E’ il 19 settembre del 1846, nel cuore delle brulle prealpi francesi, due pastorelli: Melania e Massimino, ricevono la visita da una “Bella Signora” in pianto.
La Vergine implorava il suo popolo di “scegliere per la vita”. Il suo richiamo e le sue lacrime hanno emozionato tante persone che, da 164 anni, non smettono di salire sulla montagna per mettersi in cammino sulle tracce di Suo Figlio.
”…fatelo conoscere a tutto il Mio popolo”.
La stanchezza accumulata nella giornata scorsa, dovuta soprattutto allo scollinamento sul Monginevro, oggi si è fatta sentire.
Già dai primi chilometri della tappa le gambe stentavano a girare come al solito. Sono partito alle 7:15 dalla bella cittadella fortificata di Briancon e il termometro segnava solo + 7°.
I primi chilometri, in discesa, li ho percorsi bello coperto perché il sole stentava a riscaldare la valle. Poi, in tarda mattinata, tutto è ritornato normale.
Oggi c’era da superare il Col Bayard (mt. 1246), ma si faceva sempre più minaccioso lo spauracchio dell’erta finale (fino ai 1800), dove è stato costruito il Santuario di Notre Dame de La Salette.
Ebbene, grazie ad un salto di catena, e al tempo che si faceva sempre più minaccioso, dopo alcuni chilometri di salita finale, ho avuto la fortuna di ricevere un passaggio. Ho caricato la bici, che aveva la catena incastrata e non ne voleva sapere di girare, su di un camper di signori francesi che, in compagnia del loro cagnolino, si recavano anche loro a visitare il famoso santuario mariano.
E’ stato un intervento “provvidenziale” perché ero molto stanco e anche in ritardo, perché avevo prenotato già da molte settimane una camera proprio qui all’albergo dei pellegrini del santuario, e non volevo arrivare in ritardo.
La discesa domani la farò tutta su due ruote, dopo aver sistemato la catena che a volte fa i capricci.
Il luogo dove sorge il Santuario è bellissimo. Sul piazzale antistante ci sono le statue bronzee che ritraggono i protagonisti dell’apparizione: la Vergine, con i costumi dell’epoca e i due pastorelli: Massimino e Melania folgorati dall’Apparizione. Veramente c’è anche il loro cagnolino, ma sembra completamente disinteressato all’evento prodigioso.
Ho avuto anche la possibilità di partecipare alla Santa Messa in italiano e ho conosciuto un sacerdote che accompagnava un gruppo di pellegrini provenienti da Siena in autobus.
Dopo la cena, servita a self – service, alle 20:30 una bella funzione liturgica, in diverse lingue, ha chiuso la serata con l’immancabile processione come a Lourdes, con i “flambeaux”.
Ho vissuto momenti molto suggestivi e carichi di emozione, durante le orazioni in ricordo anche delle molte intenzioni di preghiera che avevo nel mio cuore.
I molti pellegrini ora riposano nella grande struttura di accoglienza adiacente il Santuario. Anch’io mi affretto ad imitarli.
Buona notte a tutti, in particolare ai miei familiari.
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