Pellegrino in bicicletta: Viaggio verso i santuari francesi – Montargis – Parigi (Rue du Bac, 140) Km. 125 – 10 parte
Trovare Rue du Bac, una via piccola, a senso unico, nel centro della capitale francese, non è cosa facile !! Questa era una preoccupazione che già alla partenza di questa mattina mi teneva in apprensione. Invece, sono giunto a destinazione senza chiedere indicazioni a nessuno e senza sbagliare strada. Tutto merito di Luc, un giovane in ferie che, come me ha la passione per la due ruote.
Quando ancora pedalavo nella “banlieu” (periferia) parigina, l’ho visto in lontananza e, raggiuntolo lo ho superato. Lui aveva una pedalata un po’ goffa, ma incisiva. Non appena si è visto superare mi ha affiancato chiedendomi dove fossi diretto con quelle borse. “Vado a Rue du Bac”, alla Cappella della Medaglia Miracolosa” ho risposto. Per farla breve, mi ha portato, guidandomi, davanti al portone del convento dove per tanti giorni ho desiderato arrivare. Era esperto della strade e insieme abbiamo percorso circa 15 chilometri. Anche il mio compagno di viaggio si recava spesso in preghiera alla cappella del convento.
Prima di giungere in Rue du Bac siamo passati per Place d’Italie, dove più di 15 anni orsono ho soggiornato con la famiglia insieme a Silvia e Germano. Oggi era l’ultima tappa e, sulla carta, si presentava facile, mentre un vento contrario fastidioso e, la stanchezza accumulata in questi giorni, l’hanno resa impegnativa. Ma, si sa !! tutte le cose belle bisogna un po’ sudarle !! Durante questa giornata ho attraversato, come al solito, cittadine belle e pulite; una di queste mi ha colpito per il suo ordine e per i tanti fiori lungo le strade: Nemours. Sono passato anche da Fontainebleau, dove fa bella mostra di sé il grande castello rinascimentale, dimora dei sovrani di Francia da Francesco I a Napoleone III.
Grande ed intricata si presenta anche la sua foresta, sicuramente teatro di movimentate battute di caccia. Non avevo molto tempo da dedicare al castello, ancora alcune decine di chilometri mi separavano da Parigi. Quando mi sono trovato nei pressi dell’aeroporto parigino di Orly, il resto è stata come una cavalcata trionfale, grazie anche alla “guida” che mi stava davanti (Luc) che mi illustrava da buon “Cicerone” i quartieri e i monumenti che incontravamo lungo il percorso.
Ho pensato ance alla gioia dei corridori del Tour de France che, quando vedono in lontananza laTour Eiffel, si emozionano perché si rendono conto di essere arrivati. Questa gioia non la vivonosolo i primi della classifica, ma tutti gli atleti che arrivano fino a Parigi. Ebbene sono arrivato!! La gioia è grande anche per me!! Dopo aver salutato il compagno di viaggio degli ultimi chilometri, che mi ha scortato fino alla meta,mi sono rivolto all’accoglienza del luogo, dove una suora molto gentile mi ha segnalato un piccolo albergo vicino a Rue du Bac; proprio dove mi trovo adesso.
Anche la bici è al sicuro, perché me la sono portata in camera (su consiglio del titolare della struttura che è di origine corse).Dopo una doccia ristoratrice mi sono recato subito alla Cappella dove ho potuto assistere alla S.Messa, celebrata da un sacerdote di colore che ha letto e commentato il Vangelo del Miracolo delle nozze di Canaa. Nella sua omelia ha ribadito un concetto presente anche nelle apparizioni a Santa Caterina Labourè: le Grazie bisogna chiederle, così come la Madonna nel Vangelo, ha chiesto l’intervento di Gesù quando il vino per la festa era finito. Maria, infatti, nella Cappella è rappresentata in piedi su un globo; dalle sue mani si irradiano i raggi luminosi, simbolo delle grazie che Maria spande su tutti coloro che si rivolgono a Lei con fiducia. Durante la giornata di domani potrò approfondire anche il significato della “Medaglia Miracolosa”,ma ora sono stanco e, i quasi 1200 Km. percorsi in questi 9 giorni si fanno sentire.“..Venite ai piedi di quest’altare, le Grazie saranno sparse su tutti”. Questo è il messaggio che ci arriva da Rue du Bac.
Bonne nuit.
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