E’ qui, infatti, che in tempi bui della occupazione nazista, si intrecciano la vita del giovane studente lavoratore alle cave della Solvay e la “particolare rivelazione” ad una suora mistica ex contadina -Faustina Kowalska- al secolo Elena che ha segnato la nascita della sua vocazione al sacerdozio ed un pontificato a cavallo tra due millenni.
Come lui stesso commosso ricordò, era l’anno 1938, si era appena trasferito a Cracovia, Karol ragazzo rimasto orfano e solo dopo la scomparsa prematura del fratello, di ritorno con gli zoccoli dalle faticose giornate operaie, trovava rifugio in quella chiesetta del convento di Sr Faustina morta anch’essa pochi mesi prima del suo arrivo.
Lì, Karol pregando in tempi difficile ed anche di solitudine personale, conobbe la storia e le rivelazioni personali di Sr Faustina e comprese che solo Dio nella sua infinita misericordia poteva essere l’unico rimedio al male dilagante. Decise così, diversamente da tanti suoi compagni che imbracciarono il fucile, di diventare sacerdote nel seminario clandestino e di rispondere al male con il bene e con la Misericordia di Dio che è amore in atto. Sono infatti sue e celebri le parole: “L’umanità non troverà pace finché non si rivolgerà con fiducia alla divina Misericordia”
Un monito valido anche per i nostri giorni e che ogni pellegrino riporta in grembo da questi luoghi, come grazia da far fruttificare e dono da condividere.
Cernuschi don Giampiero
Forse ho sbagliato sito,ma chiedo una preghiera per mari.grazie