Santuario Beata Vergine delle Grazie – Pesaro



Beata Vergine delle Grazie - Pesaro

La chiesa venne consacrata a San Francesco nel 1359, officiata dai Padri Servi di Maria, il cui Ordine risale al 1233.

Ordine e chiesa di San Francesco furono particolarmente prediletti dai Malatesta, che durante la loro signoria sulla città di Pesaro, favorirono gli ordini “mendicanti” di San Francesco, San Domenico e Sant’Agostino, che vennero a stabilirsi entro le mura.
Pandolfo II Malatesta, signore di Pesaro dal 1355 al 1373, fu promotore di vasti lavori di ristrutturazione e abbellimento dell’intera chiesa di San Francesco, compreso anche il rifacimento del portale, databile tra il 1356 e il 1373, anno della morte di Pandolfo.
La chiesa di San Francesco subì vari rifacimenti già nel Cinquecento e nel Settecento la chiesa subì una radicale trasformazione sia all’interno che all’esterno. Il portale della chiesa, in pietra bianca e marmo rosso di Verona, è generalmente considerato il più antico. Il restauro ultimato nel 1994 ha permesso il recupero della tonalità originale e del gioco cromatico del marmo bianco alternato con pietra rosa.
La chiesa ha assunto l’attuale dedicazione di Santuario della Madonna delle Grazie nel 1922, quando vi è stata trasferita la venerata immagine della Beata Vergine delle Grazie, dipinta dal pittore fanese Pompeo Morganti nel 1545, che fino ad allora era conservata nella chiesa dei Servi (1481), demolita nel 1922.
Il culto della Vergine delle Grazie fu allora trasferito nella vicina chiesa di San Francesco che è divenuta sede della devozione mariana, mutando il nome in Santuario della Madonna delle Grazie.
                                                                 L’interno ha tre navate e nove altari, con dipinti dei sec. XVI-XIX.
Vi sono conservate anche due arche sepolcrali in pietra a marmo, quella della Beata Michelina Metelli, terziaria francescana morta nel 1356, fatta costruire da Pandolfo II Malatesta per lo scioglimento di un voto fatto nello stesso anno per uno scampato naufragio,
e quella di Paola Orsini, seconda moglie di Pandolfo II Malatesta, morta nel 1371, commissionata dal marito.


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