Santuario Maria SS. di Carbonara – Giffoni Valle Piana (Salerno)



Si ipotizza che la costruzione del convento sia da collocare intorno all’anno mille. Questa supposizione nasce da una mitica leggenda di un quadro, trovato da un carbonaio sul Monte Lieggio, in data non conosciuta.

Il dipinto fu portato da questi in Curti ed il popolo decise di innalzare un tempio in onore alla Madonna raffigurata nel quadro nei pressi del ritrovamento.
Iniziati i lavori di edificazione del tempio, sempre secondo la leggenda, i muratori, una mattina, andando al lavoro, trovarono le fondamenta miracolosamente trasportate nell’attuale sito. Questa è la leggenda, la storia ci dice che la data di fondazione è del 1490.

L’edificio è a tre navate. Nelle laterali ci sono le cappelle con altari. L’atrio è rivestito di affreschi. Il presbiterio è chiuso da una balaustra di marmo e l’altare maggiore, rivestito di marmo policromo, presenta un’impalcatura marmorea superiore, che racchiude un affresco e dove è posta una tela raffigurante la Madonna di Carbonara, dipinta dal pittore salernitano Tafuri nel 1929.

L’abside, formato a vele gotiche, affrescato con storie del Vecchio Testamento, è stato gravemente danneggiato dal terremoto del 1980, con il crollo di due vele. Al lato del monastero esisteva il cimitero del convento, costituito da un solo piano con copertura a volta romanica, ai due lati vi erano le sepolture.



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