Santuario Nostra Signora della Fortuna in SS. Vittore e Carlo (Genova)



Architetto della chiesa fu Bartolomeo Bianco. La chiesa è a croce latina ad una sola grande navata con sei cappelle.

Le decorazioni della navata e della parte absidale furono eseguite dal 1890 al 1898 sotto la guida di Maurizio Dufour, che gli fu eretto un busto all’inizio della scala sinistra d’accesso alla chiesa.

L’ altar maggiore è opera dello scultore lombardo Casella. La chiesa fu, dall’inizio, officiata dai Carmelitani scalzi.

Nel 1798 veniva soppresso il convento per decreto della Repubblica Ligure e allontanati i Carmelitani; la chiesa si riapriva nel 1799 per diventare sede parrocchiale. La cura della chiesa passo al clero secolare. La statua lignea della Madonna col Bambino, venerata col titolo di N.S. della Fortuna, che era stata incoronata il 17 gennaio 1637, fu trasferita in S. Carlo nel 1799.

La cappella funebre dei Franzone, accoglie il grande Crocifisso in bronzo dell’ Algardi. Nell’ultima guerra due bombardamenti del maggio 1944 produssero alla chiesa danni considerevoli.

La chiesa fu consacrata il 9 giugno 1962 dal card. Giuseppe Siri arcivescovo, che nel gennaio 1974 ne affidava la cura alla Fraternità della Beata Vergine Maria.



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