Basilica di San Pancrazio (Roma)



SanPancrazio[1]L’origine di questa antica basilica è incerta, ma si sa che nell’anno 498 il papa Simmaco la ingrandì e vi fece edificare delle terme per uso del clero. Queste terme presso le basiliche erano assai comuni in quell’epoca. Nel 522 fu posta sotto l’amministrazione dei preti di San Crisogono e qualche anno dopo San Gregorio la fece restaurare e vi recitò la XXVII omelia.

Altri restauri vi fecero Onorio I e Adriano I il quale ingrandì l’attiguo convento. L’11 Novembre 1205 il papa Innocenzo III vi ricevette Pietro d’Aragona che giurò in quella chiesa fedeltà alla santa sede.

Nel 1609 il cardinale Luigi Torres la riedificò dalle fondamenta distruggendo l’architettura primitiva e questi lavori furono terminati nel 1673. Nel 1799, le armate napoleoniche la manomisero e per mezzo secolo la chiesa rimase rovinata. Ma nella prima metà del secolo XIX fu restaurata e ridotta allo stato attuale e un altro restauro fu fatto nel 1851, dopo il bombardamento dei francesi.

La facciata risale all’epoca di Innocenzo VIII di cui si scorge ancora lo stemma. Anticamente sul piazzale dinanzi alla porta c’era una fonte che andò distrutta nel secolo XVIII. L’interno è a tre navate con il soffitto di legno intagliato, senza dorature.

Sull’ Altare Maggiore vi è l’urna di porfido contenente il corpo del Santo.



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